L’ente no profit, Privacy International, ha cominciato a condurre delle indagini, per valutarne, in sostanza, se i principali produttori di cellulari e smartphone siano o meno al corrente dell’esistenza di tecnologie tali da localizzare i device anche mentre siano spenti.
Riattivare i ricetrasmettitori integrati nei terminali |
Nokia afferma altresi che i suoi terminali siano realizzati in maniera tale che i ricetrasmettitori “dovrebbero essere spenti” quanto il terminale è spento. Vorrei rammentare che Nokia detiente un importante portafoglio nel comparto brevetti orientati a tecnologie essenziali in materia di telecomunicazioni e di trasmissione dei segnali radio, brevetti concessi in licenza ai molti altri produttori di dispositivi mobili. Il fatto che l’azienda abbia lasciato la dichiarazione di non essere in grado di tracciare la posizione di un terminale spento, dovrebbe, quindi, rassicurare chi teme minacce alla propria privacy.
L’indagine condotta da Privacy International prosegue: al momento non tutte le aziende contattate dall’ente hanno fornito dei chiarimenti sul tema: oltre a Nokia anche Samsung ha negato di possedere delle tecnologie per effettuare il tracking dei terminali disattivati, mentre Apple, BlackBerry, HTC, e Microsoft non si sono ancora espresse.
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