lunedì 11 novembre 2013

Stephen Elop tra tanti "se" e tanti "ma" come CEO di Microsoft potrebbe porre fine a Bing!

Stephen Elop tra tanti "se" e tanti "ma" come CEO di Microsoft potrebbe porre fine a Bing!
Dagli ultimi report di Bloomberg, e' scaturita la notizia, immediatamente diffusasi in rete che Stephen Elop, ad oggi uno dei possibili papabili da inserire nella lista dei cinque candidati CEO di Microsoft, potrebbe rimescolare le carte in maniera evidente in alcuni settori dell'attività della casa di Redmond, in particolare il settore gaming di Xbox e quello riguardante al motore di ricerca ai servizi di Bing.
Per quanto concerne Xbox si fa riferimento a varie ipotesi di vendita della divisione che si occupa di portare avanti tale settore di attività, invece nel caso del motore di ricerca Bing e dei servizi connessi, l’ipotesi consiste semplicemente l'interruzione dello sviluppo. Ipotesi che non appaiono del tutto campate in aria anche alla luce delle valutazioni di alcuni analisti. A titolo di esempio, la società di analisi Nomura, stima che le entrate di Microsoft potrebbero crescere del 40% nel 2015 se l’azienda vendesse le attività relative ad Xbox e Bing.
Stephen Elop

Elop, sempre secondo il report di Bloomberg, potrebbe puntare prevalentemente alla diffusione della suite Office in ambito mobile, facendo i modo di renderla disponibile anche per piattaforme non necessariamente Windows, come Android e iOS.
Tenendo presente dei numerosi “se” che accompagnano le informazioni appena riportate, appare onesto non procedere oltre nelle speculazioni. Alla luce dei fatti, l’interesse di Microsoft sia nei confronti del mondo Xbox, che si prepara all’importante rinnovamento con l’arrivo di Xbox One, sia per quanto riguarda i servizi di Bing, fortemente integrato con tutti i prodotti mobile Windows 8, Windows RT e Windows Phone, non appare al momento in discussione. Il principale “se” riguarda l’effettiva possibilità per Elop di rivestire la carica di CEO della casa di Redmond. Una possibilità che indiscrezioni come quelle diffuse da Bloomberg potrebbero condizionare (in positivo o in negativo, a seconda della linea di pensiero dominante nell’attuale dirigenza di Microsoft).

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