Affascinante, elegante e performante il Surface Pro 3, ricco di speciali funzionalità dove spicca l'introduzione di un digitalizzatore, che gli conferisce particolari adattamenti che si adattano alla perfezione alle svariate esigenze dell'utenza.
Il Surface Pro 3 possiede un display speciale, per potere scrivere e disegnare direttamente su di esso, rendendolo un vero e proprio tablet con le potenzialità di un PC desktop, ma con una trasportabilità elevata, il che rappresenta per certi utenti un irrinunciabile vantaggio, che ad oggi pochi tablet del genere sono in grado di offrire.
Oltretutto, nonostante l’inserimento del touch screen capacitivo abbia reso quasi del tutto inutile l'uso del pennino, l’evoluzione tecnologica che ha riguardato gli Stylus, li ha fatti divenire adesso sufficientemente maturi da fare un retrò sotto le luci della ribalta. Sono tante le funzionalità che offrono questi accessori, che le dita non sono capaci di simulare se non in maniera approssimativa e poco funzionale, hanno adesso suscitato l’interesse, non soltanto dei professionisti, ma pure degli utenti comuni.
Microsoft non ha mai smesso di impiegare risorse e impegno in questa tecnologia, proseguendo il suo supporto con ostinatezza, pure quando sembrava non avere molto futuro tra i dispositivi mobili. Joanna Stern del Wall Street Jornal ha deciso di investigare al riguardo su quali siano state le reali ragioni che hanno convinto il colosso di Redmond a proseguire imperterrito su questo progetto, intervistando Panos Panay, capo del Microsoft’s Surface Hardware Group.
L'opinione di Panay è che la penna (così lui stesso ama chiamare lo Stylus del Surface Pro 3, in quanto rappresenta la naturale evoluzione della penna tradizionale) rappresenta "un’opportunità per le persone di creare in un modo diverso e più naturale rispetto alle tastiere o al tocco delle dita". Panay assicura che da parte di Microsoft c'è tutto l'impegno per fare diminuire la sensazione di scrittura su vetro nel momento in cui si usa la Penna digitale del Surface Pro 3, in maniera da assicurare un'user experience molto più vicina a quella reale fornita dalla carta.
Nonostante tutto esistono alcuni impedimenti che ostacolano i digitalizzatori di potere definitivamente prendere il posto della carta. Tra questi c'è il feedback fisico reso da quest’ultima, che conferisce sicurezza nella scrittura. La penna tradizionale ad inchiostro è ormai una ineluttabile fonte di garanzia ed affidabilità per tutto ciò che si scrive riguardo alla fedeltà puntuale nel registrare correttamente quanto da noi stessi inciso. Per concludere esiste la questione del delay che intercorre tra il movimento della penna digitale e la concretizzazione del tratto, che va a scapito della piacevolezza durante l’utilizzo.
Penna digitale del Surface Pro 3 |
In base a quanto viene riportato da fonti Reuters, Microsoft sarebbe prossima ad acquisire N-trig, una società israeliana che si occupa di produzione penne e chip per touch screen, la stessa che ha prodotto la penna digitale del Surface Pro 3. Si tratta di una mossa strategica questa, che darebbe corpo alla succitata tendenza e il ruolo centrale che questa tecnologia ricoprirà nel futuro del Surface Pro di Microsoft.
Giocarsi tutte le proprie chance sul digitalizzatore è la mossa giusta? I consensi fin'ora ottenuti dal Surface Pro 3 sembrano dire di si, ma bisognerà stare a vedere cosa accadrà in futuro.
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