Inizia dunque il rollout da parte di OnePlus, relativo alla propria mod custom Android OxygenOS, un firmware concepito per soddisfare le varie necessità dell'utenza, oltre che riuscire a distinguersi, sia dalla versione di default dell'OS mobile che dalle varie mod esistenti da tempo.
Dopo un breve periodo trascorso dal primo annuncio ufficiale, il colosso cinese OnePlus ha dato il via al rollout del proprio sistema operativo, sia per l'utenza normale che per gli sviluppatori: OxygenOS è la modification Android del noto produttore del device OnePlus One, la recente nuova proposta concorrente che prova a farsi spazio negli affollati mercati della telefonia mobile con versioni custom by Google.
OxygenOS è strutturato fondamentalmente sulla base del sistema operativo Android Lollipop 5.0.2, proponendosi in tutta sostanza come una versione più essenziale e leggera del sistema operativo originale, introducendo varie modifiche e funzionalità che nonostante la loro semplicità di base, risultano essere efficienti ed utili alla dotazione standard di Android. Per adesso le modifiche a cui abbiamo fatto riferimento, comprendono nuove gesture per monitorare, pure a schermo spento, determinate funzionalità dello smartphone One, ulteriori nuove opzioni che consentiranno ulteriori personalizzazioni all'utente, un sistema di impostazioni "rapide" di default direttamente nell'area delle notifiche e molto altro ancora.
OnePlus fin'ora ha fatto uso della nota mod Android entrando in rotta di collisione diretta con le necessità economiche e commerciali di Cyanogen inerenti al mercato indiano: il rapporto tra le due potenze aziendali, comunque sia non ha risento del cambio, almeno ufficialmente, e OxygenOS ha tutte le carte in regola per diventare il sistema ufficiale di OnePlus One, in esclusiva per il mercato Indiano.
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