Bloccata dall'Authority l'offerta TIM Prime che avrebbe comportato, in cambio di servizi non richiesti, un aggravio di 2 euro al mese per tutti gli utenti TIM.
La diffida arrivata da AGCOM ha fatto si che TIM non riuscirà a far decollare il suo “piano” Prime, che a fronte di un contributo settimanale di 0,49€, avrebbe permesso agli utenti di usufruire di diverse agevolazioni.
La diffida sarebbe conseguenza di un’applicazione impropria da parte di TIM del Codice delle comunicazioni (articolo 70, comma 4), che in pratica permette si la modifica unilaterale del contratto, ma non la trasformazione di una tariffa “a consumo” in una in abbonamento.
L’AGCOM ha quindi deciso di inoltrare la documentazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che a loro volta hanno messo la parola “fine” all’operazione TIM Prime.
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