Anche lo smartphone di punta di HTC, l’HTC One, avrebbe violato lo stesso brevetto ma il blocco delle vendite potrebbe causare danni “considerevoli” ad HTC , che ha deciso di ritardare l’ingiunzione per concedere all’azienda di Taiwan di avere più tempo per impugnare la sentenza e inoltrare richiesta di appello.
Oltre al blocco delle vendite, Nokia otterrà anche un risarcimento in denaro da parte di HTC e quest’ultima, in attesa del ricorso, ha deciso di non importare più alcun prodotto nel Regno Unito, sebbene sia convinta che la violazione di brevetto riguarda “una componente molto piccola” che non giustifica il divieto di vendita dei propri dispositivi. Nel mese di aprile 2011 Nokia si era accordata con Apple per un infrazione molto simile a quella di cui sopra e per questo riceve periodicamente delle royalties da parte dell’azienda di Cupertino. Con la cessione della divisione Devices & Services a Microsoft, Nokia sarà sempre più impegnata a far rispettare i propri diritti nei confronti di chi utilizza i propri brevetti illegalmente perché tutto ciò costituirà una fonte di guadagno non indifferente.
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