venerdì 7 febbraio 2014

La campagna di Microsoft USA pubblicizza i Nokia Lumia 1520 e 1020 rottamando iPhone e Galaxy.

La campagna pubblicitaria messa in campo da Microsoft in USA, è a dir poco demolitiva nei confronti dell' iPhone e Galaxy. La volontà di rottamarli e sostituirli con i Nokia Lumia 1520 e 1020, è rappresentato anche dall'icona della pagina della promozione: un cestino dei rifiuti con dentro l'iPhone e Galaxy.
E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto della campagna di marketing messa in campo da Microsoft in USA per espandere la base installata di device Windows Phone, scegliendo due top gamma decisamente rappresentativi della categoria.Microsoft si rivolge ai possessori di un iPhone o di un Samsung Galaxy, che potranno portare gli smartphone in uno dei Microsoft Store aderenti all’iniziativa situato negli States, ottenendo in cambio uno dei due Nokia a costo zero.

La promozione è soggetta a limiti per quanto riguarda lo stato dello smartphone e l’obbligo di attivazione o di rinnovamento del contratto di abbonamento biennale con AT&T. Una circostanza che non deve meravigliare l’utenza europea, visto che in USA, in maniera molto più marcata rispetto a quanto avviene in altri mercati, la formula del contratto di abbonamento con gli operatori telefonici e contestuale consegna dello smartphone è molto diffusa


Il messaggio di Microsoft è eloquente: “Ti meriti qualcosa di meglio” e se l’idea della rottamazione degli iPhone e dei Galaxy non fosse ancora chiara, un’icona molto eloquente contenuta nella pagina ufficiale dedicata alla promozione lo ribadisce
(ved. QUI)

Campagna promozionale decisamente aggressiva pensata per dare un impulso alle vendite dei device Lumia e, più in generale, per far acquistare maggiore popolarità alla piattaforma Windows Phone in uno dei mercati più difficili per Microsoft e Nokia. I dati diffusi da Kantar a gennaio, fanno riferimento ad un market share di Windows Phone in USA pari al 4.7% e ad una crescita del 2.1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Percentuali ancora lontane da quelle ottenute da WP in Europa che, nello stesso periodo, ha toccato quota 10% nell’area EU5.

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