domenica 27 luglio 2014

Giochi con acquisti in-app | In Europa non si potranno più definire "gratis"

Windows Phone Store
Di recente è stata approvata una nuova normativa europea dagli Stati membri della Comunità Europea che sancisce la fine della definizione "gratis" dei giochi (e le app) che mettono a disposizione gli acquisti in-app. 

La suddetta decisione è stata presa a seguito le tante critiche e lamentele che sono state indirizzate dall'utenza, particolarmente da quelli che si sono visti addebitare acquisti effettuati senza volerlo. Si dunque del primo passo effettuato a tutela e protezione del consumatore che la Commissione Europea e le autorità nazionali hanno intrapreso riguardo gli acquisti online di contenuti digitali per apparati mobili e bisognerà rispettata da tutte le parti in causa pena sanzioni. Tale normativa sostiene che:
  • I giochi pubblicizzati come “gratis” non devono indurre in errore i consumatori circa i loro reali costi
  • I giochi non devono contenere un’esortazione all’acquisto da parte dei bambini e tanto meno convincere gli adulti ad effettuare acquisti in-app per loro.
  • I consumatori devono essere adeguatamente informati in merito alle modalità di pagamento per gli acquisti e non devono contemplare addebiti tramite impostazioni predefinite senza esplicito consenso dei consumatori.
  • Gli operatori dovranno fornire un indirizzo email in modo che i consumatori possano contattarli in caso di domande o reclami.
Google ha provveduto a fare sapere che adeguerà i propri sistemi entro la fine di settembre 2014, Apple invece non ha dato ancora notizie riguardo le sue tempistiche di intervento, cosi come da parte Microsoft, momentaneamente, non si hanno notizie su come e quando provvederà a adeguare il proprio Store. Neelie Kroes, Commissario europeo per l’agenda digitale, ha dichiarato: 
“La Commissione è molto favorevole all'innovazione nel settore delle app con acquisti in-app perche rappresentano un modello di business legittimo, ma è essenziale che gli “app-maker” si adeguino e rispettino la legge”. Per maggiori dettagli cliccate qui.


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