mercoledì 8 aprile 2015

Apple Pay in Difficoltà | Apple Rottama Smartphone Concorrenti per Guadagnare Quote di Mercato

Sono tante le potenzialità che strutturano il sistema di pagamento di Apple, ma ciò nonostante non riesce a trovare sbocchi validi per affermarsi. Nel mentre si attendono buone nuove, Apple decide di proporre un'iniziativa che prevede la rottamazione degli smartphone concorrenti, al fine di riuscire a guadagnare quote di mercato.


Secondo quando afferma Bloomberg, il nuovo sistema di m-payment di Apple, per pagare in mobilità, sta disattendendo le attese, trovando grosse difficoltà nell'affermarsi tra i potenziali utenti del comparto business.

In base ai dati ottenuti da un recente sondaggio, a cura di Phoenix Marketing International, pare che due terzi degli utenti affermano di avere riscontrato alcuni problemi mentre facevano uso del servizio. Il 66% di utenti di iPhone 6 e 6 Plus ha provveduto di attivare Apple Pay, ma il 50% di loro, nel momento in cui entra in un negozio autorizzato “Apple Pay merchant”, viene a conoscenza di non poter avere accesso al servizio di m-payment in quanto non è ancora abilitato. Inoltre Phoenix, che ha eseguito la ricerca su un campione di 3000 persone, dichiara che “hanno creato la domanda“, ma successivamente hanno dato vita a dubbi. In merito a tutto ciò, il Ceo di Apple, Tim Cook, a seguito a vendita di ben 74.5 milioni di iPhone, totalizzando un innalzamento del 90% negli ultimi tre mesi del 2014 relativi ai regali di natale, avendo preso di mira Samsung, recentemente, in occasione dell’evento Apple Watch, ha fatto sapere che Apple Pay è accettato in ben 700 mila retailer e 2.500 banche.
Apple Pay
Apple Pay

Le maggiori banche e i più famosi network di carte di credito stanno pressando Apple Pay, per velocizzare l’utilizzo dei Mobile Payment (ovvero sia m-payment) e avere di fatto il controllo delle transazione. Il mercato di tale comparto equivale a circa 67 miliardi di dollari di vendite nel 2015, in base alle stime di Forrester Research. Apple Pay, rivoluziona i recenti iPhone in veri e propri portafogli digitali. Ma Samsung non è stata certo a guardare in merito a questa nuova frontiera, entrando nel mercato m-payment con il suo Samsung Pay, che farà il suo esordio durante il terzo trimestre negli States ed in Sud Corea. Dal momento che la diffusione di NFC (acronimo di near field communication) non è molto capillare e diffusa, pensate che solo il 10% dei negozianti ne è dotato, Samsung Pay ha deciso di adottare NFC insieme alla tecnologia MST (acronimo di magnetic secure transmission) al momento utilizzata dal 90% dei retailer. Per dare conferma dell'avvenuto pagamento, sarà sufficiente l’impronta digitale! Google in ogni caso è al lavoro sul suo sistema di m-payment Android Pay.

Durante i primi quattro mesi, tutti coloro che hanno utilizzato Apple Pay, hanno effettuato in media 2.6 transazioni in-store, di cui più della metà ha proceduto ad effettuare acquisti proprio dentro un Apple Store, quasi un terzo da Macy’s ed il 36% da McDonald’s. La stragrande maggioranza che ha preferito Apple Pay, ha affermato di averlo scelto al posto della tradizionale carta di credito, in quanto il sistema risulta essere più immediato, mentre il 60% perché il sistema è “nuovo e cool”, il 58% ha immaginato che fosse più sicuro. Ma a tal proposito, Aite Group ha messo in luce il fatto che Apple Pay è stato sottoposto ad attacchi di frodi informatiche, recentemente: infatti sono state registrate l’8% delle transazioni fraudolente a fronte dello 0.1% delle normali transazioni eseguite tradizionalmente con carta di credito.
Un esempio di pagamento con Apple Pay
Un esempio di pagamento con Apple Pay
Sono oltre 800.000 i clienti di Bank of America che hanno scaricato 1.1 milioni di carte di credito su Apple Pay: JP Morgan Chase è convinto che l'aumento sia maggiormente diffuso fra i più giovani e con color che hanno il beneficio dei redditi più alti. Visa inoltre ha aggiunto che 43 banche, pari al 74% del volume, ha deciso di passare al sistema per provvedere ad autenticare gli acquisti eseguito tramite iPhone. Un’altra ricerca di Citi Research ritiene che la causa che sta determinando la difficoltosa adozione degli m-payment, sia dovuto alla quantità esigua di commercianti e al mancato funzionamento dei terminali.

Per adesso possiamo affermare che Apple Pay è in difficoltà. I costi sostenuti dalle banche nell’upgrade dei sistemi a EMV chip, rappresentano ancora un ostacolo non indifferente. In conclusione, Apple, cercando di conquistare nuove quote di mercato, propone la rottamazione degli smartphone concorrenti: Blackberry, Windows Phone e Android, grazie all'inaugurazione del trade-in.
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