Il gruppo Telecom sembra essersi intricato nelle maglie del garante Agcom per le nuove tariffe del telefono fisso, in programma verso i proprio clienti a far data dal 1° maggio e cercando di semplificare le dette tariffe non ha del tutto convinto.
Due motivi fondamentali, illustrati di seguito, che l'Agcom (l'Autorità preposta per le garanzie nella comunicazioni) ha di seguito promulgato un provvedimento che riguarda le innovative condizioni contrattuali ed economiche sulle quali Telecom Italia si proponeva di dirigere la propria clientela residenziale di rete fissa.
Focalizzando la semplificazione delle offerte, Telecom Italia, dal prossimo 1° maggio aveva intenzione di promuovere la linea telefonica di casa verso l'offerta 'flat' che consiste nelle chiamate illimitate verso tutti i telefoni fissi e i cellulari nazionali, conglobando la spesa in una sola voce sotot la denominazione offerta 'Tutto voce' al costo di € 29 mensili, offrendo una totale libertà e con la certezza della spesa e cioè sarà cancellata la classica separazione in fattura il costo per l'entrata del servizio telefonico e quello che si sostiene effettuando le chiamate, la soluzione finale sarà il 'tutto compreso', di conseguenza il canone telefonico sarà conglobato nel prezzo.
Non solo ma Telecom Italia ha previsto anche per chi ha come base una linea telefonica alla quale agganciata l'ADSL avrà la possibilità di usufruire dell'offerta 'Tutto' che sarà in grado di sommare la connessione illimitata anche con tutte le chiamate verso i telefoni fissi e i cellulari nazionali, ovviamente con un prezzo conglomerato di € 44,90 mensile; comunque saranno possibili altre varianti di offerte sulla base delle proprie esigenze personali di comunicazione, inclusa la facoltà di un'offerta con traffico a voce a consumo che premette un costo di abbonamento di € 19 mensili.
L'Autorità garante comunque ha riscontrato delle irregolarità nel proseguo delle attività di verifica della manovra indicata da Telecom Italia che ha svolto in questi ultimi mesi, e sono la criticità posta in relazione a due profili di tutela vigenti nella normativa:
1) l’esaustiva e trasparente informazione resa alla clientela, anche al fine di garantire un corretto esercizio del diritto di recesso;
2) e la tutela del diritto di scelta per gli utenti che utilizzano il c.d. servizio universale, in sostanza quei clienti che hanno attivo il servizio di connessione alla rete di comunicazione pubblica in postazione fissa (accesso alla linea RTG) e che non hanno attivato in passato offerte tariffarie aggiuntive rispetto a tale servizio.
Nessun commento:
Posta un commento