venerdì 24 aprile 2015

Telecom diffidato da Agcom non chiare nuova tariffe per fisso

Il gruppo Telecom sembra essersi intricato nelle maglie del garante Agcom per le nuove tariffe del telefono fisso, in programma verso i proprio clienti a far data dal 1° maggio e cercando di semplificare le dette tariffe non ha del tutto convinto. 


Due motivi fondamentali, illustrati di seguito, che l'Agcom (l'Autorità preposta per le garanzie nella comunicazioni) ha di seguito promulgato un provvedimento che riguarda le innovative condizioni contrattuali ed economiche sulle quali Telecom Italia si proponeva di dirigere la propria clientela residenziale di rete fissa.

Focalizzando la semplificazione delle offerte, Telecom Italia, dal prossimo 1° maggio aveva intenzione di promuovere la linea telefonica di casa verso l'offerta 'flat' che consiste nelle chiamate illimitate verso tutti i telefoni fissi e i cellulari nazionali, conglobando la spesa in una sola voce sotot la denominazione offerta 'Tutto voce' al costo di € 29 mensili, offrendo una totale libertà e con la certezza della spesa e cioè sarà cancellata la classica separazione in fattura il costo per l'entrata del servizio telefonico e quello che si sostiene effettuando le chiamate, la soluzione finale sarà il 'tutto compreso', di conseguenza il canone telefonico sarà conglobato nel prezzo.

Non solo ma Telecom Italia ha previsto anche per chi ha come base una linea telefonica alla quale agganciata l'ADSL avrà la possibilità di usufruire dell'offerta 'Tutto' che sarà in grado di sommare la connessione illimitata anche con tutte le chiamate verso i telefoni fissi e i cellulari nazionali, ovviamente con un prezzo conglomerato di € 44,90 mensile; comunque saranno possibili altre varianti di offerte sulla base delle proprie esigenze personali di comunicazione, inclusa la facoltà di un'offerta con traffico a voce a consumo che premette un costo di abbonamento di € 19 mensili.

L'Autorità garante comunque ha riscontrato delle irregolarità nel proseguo delle attività di verifica della manovra indicata da Telecom Italia che ha svolto in questi ultimi mesi, e sono la criticità posta in relazione a due profili di tutela vigenti nella normativa:

1) l’esaustiva e trasparente informazione resa alla clientela, anche al fine di garantire un corretto esercizio del diritto di recesso;

2) e la tutela del diritto di scelta per gli utenti che utilizzano il c.d. servizio universale, in sostanza quei clienti che hanno attivo il servizio di connessione alla rete di comunicazione pubblica in postazione fissa (accesso alla linea RTG) e che non hanno attivato in passato offerte tariffarie aggiuntive rispetto a tale servizio.


Ciò che inteso specificare l'Autorità garante è il richiamo alla superiore trasparenza considerato un principio 'di estrema importanza per l’Autorità', infatti si evince dalla nota dell'Agcom 'di tutela dei consumatori, da rispettare in caso di proposta di modifica delle offerte commerciali'; in sostanza l'Agcom con la sopracitata diffida ha intenzione di tutelare i consumatori che dalla linea RGT (servizio universale) potrebbero in effetti estendersi al'offerta 'Tutto voce' senza un assenso diretto del consumatore, punto critico per gli effetti di spesa che potrebbero ripercuotersi ai danni del consumatore derivanti dal passaggio ad un servizio successivo in rapporto al servizio base di collegamento alla rete.

Agcom ha agito con provvedimento di diffida, proprio per i su citati motivi, verso la Telecom Italia e basandosi nel rispetto degli articolo 53,54,70 e 71 del Codice delle comunicazioni elettroniche; ovviamente seguiteci per avere tutte le informazioni possibili riguardanti i cambiamenti che subiranno le offerte Telecom nei prossimi giorni e per questo vi rimandiamo a questo nostro approfondimento.

Nessun commento:

Posta un commento

Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.