Perché Huawei nelle sue batterie al litio ha messo del grafene? Forse che questa nuova tecnologia dia la possibilità di sopportare temperature più elevate alle batterie?
Huawei nel suo centro di ricerca, Watt Laboratory con a capo Yangxing Li, ha messo a punto una tecnologia che permette alle batterie di sopportare temperature più alte, utilizzando il grafene che permette agli accumulatori di restistere al calore.
Queste batterie sono in grado di funzionare fino a temperature di 60°, ossia circa 10° in più rispetto agli standard attuali: sono progettate per essere utilizzate nelle regioni del mondo più calde e, se le voci sono veritiere, dovrebbero durare molto di più, circa il doppio rispetto alle normali batterie al litio.
Inoltre il direttore del laboratorio, spiega che non è stato utilizzato solo il grafene (che, come accennato, favorisce il raffreddamento delle batterie), ma altri due nuovi elementi sono stati impiegati per realizzare questi accumulatori: il primo è un particolare additivo negli elettroliti che rimuove le tracce di acqua ed impedisce agli elettroliti di evaporare ad alte temperature, mentre il secondo è basato su materiali NMC (Nickel manganese cobalt) modificati, in grado di migliorare la stabilità termica.
A completamento il video realizzato da Huawei che spiega nel settaglio come funzionano queste nuove batterie.
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