venerdì 25 novembre 2011

arginare e capire il perchè!

Cari amici e lettori de"Universo Nokia", ormai da tempo si parla ovunque nell'ambiente della crisi che attanaglia la casa Finlandese. Negli alti vertici della Nokia ormai, come spesso accade, si cerca in tutti i modi di arginare le perdite, e capire sopratutto il perchè, anche sè sinceramente, non è che ci voglia poi cosi tanto per comprendere ciò che a portato i prodotti Nokia cosi in basso.

Cosi dopo le notizie negative in merito ai risultati finanziari del 2° trimestre 2011, proprio ieri sul sito della community nasdaq.com è stata pubblicata in sintesi  un'analisi che ci fà capire chiaramente i motivi che hanno portato alla drastica svalutazione, anche del valore, del titolo Nokia quotato in borsa. In molti, facendo un analisi semplice e superficiale, ritengono che, a tutto ciò abbia contribuito pesantemente, anche le responsabilità al CEO di...
Sthepen Elop, ma cercando di usare un pò di buonsenso (e in questo caso nè serve anche tanto direi!) diventa acclarato che anche con le peggiori intenzioni, nessuno sarebbe stato cosi capace di affossare una multinazionale come Nokia, in così breve tempo. Inoltre, il valore delle azioni di un’azienda, viene determinato dagli azionisti e non dalla stessa azienda o da chi ha in mano l'amministrzione.
Comunque sia, il sito nasdaq.com, attribuisce le cause di questo calo irrefrenabile del titolo Nokia, che è passato dagli oltre 10 $ di inizio 2011 agli attuali 6,50, in quatto punti:
Nokia ha abbassato i prezzi dei propri terminali nei mercati emergenti: il prezzo in media è sceso dai 94 euro del 2005 ai 56 euro del 2010;
Nokia ha dovuto competere e cercare di arginare le perdite, nei mercati emergenti, contro i produttori asiatici di cellulari a basso costo che hanno strappato inevitabilmente, quote di mercato a Nokia;
I margini operativi di Nokia nei mercati emergenti sono calati a causa della strategia dei tagli sui prezzi: i margini dal 20% del 2007 sono scesi all’11% del 2010, e si prevede arrivino, entro quest’anno, al 5%;
La quota di mercato nei paesi sviluppati è passata dal 29% del 2007 al 25% del 2010.
Tutto ciò, senza considerare la recente decisione di Nokia, di ridurre i prezzi nei paesi sviluppati: tale decisione è parso di capire che agli addetti ai lavori e agli investitori, sia sembrato un tentativo disperato di recuperare terreno e arginare le perdite di clienti; oppure le continue voci di corridoio che vorrebbero il prossimo lancio, nei mercati emergenti, di un Apple iPhone “depotenziato” e dal costo più accessibile, che porterebbe ancor più a ridurre ancora di più la quota di mercato di Nokia.Tutti questi motivi hanno spinto gli investitori ad affacciarsi verso altri produttori come IOS, Google con Android e RIM.
Questo andamento potrebbe avere fine, se l’accordo con Microsoft venisse accolto con parere favorevole dal mercato, e comunque decisivo sarà anche il non poco importante parere dell'utenza, che può avere l'ago della bilancia sull'eventuale successo di un prodotto o di un’azienda a dispetto di tante fredde analisi numeriche. Nokia deve potere riuscire a capire come fare ad usufruire dell’esperienza e la tecnologia sviluppate nel corso degli anni. Non dimentichiamoci che il Nokia N8, uscito sul mercato nel 2010, ha avuto un successo di vendite oltre le più rosee aspettative, anche all’interno dell’azienda stessa.Che dire, di fronte a questi numeri, c'è solo da sperare che hai vertici della notra amata Nokia qualcuno cerchi di arginare prima questa discesa verticale, e poi che tiri fuori una strategia all'altezza della situazione che i mercati impongono oggi.

Nessun commento:

Posta un commento

Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.