16milioni di terminali sotto attacco, infettati da malware creati esclusivamente per i telefonini, dispositivi avanzati tecnologicamente da contenere dati personali sensibili, applicazioni per il pagamento e il monitoraggio del conto bancario. Ma di pari passo avanza anche il mercato del malware atti a sottrarre dati. Ma, dicono gli esperti: "E' necessario correre ai ripari ora prima che non ci sia più rimadio".

Il sistema operativo Google è vulnerabile proprio per i suoi stessi vantaggi: la sua enorme diffusione fa si che sia visto come il bersaglio perfetto. Chi cerca di infettare più dispositivi possibile, è chiaro che sceglie un SO aperto e con Android il "lavoro" è facilitato dall'apertura della piattaforma. Su Android è possibile installare software proveniente da qualunque fonte, basta modificare le impostazioni del sistema: così un vantaggio competitivo, ovvero l'accessibilità, si trasforma in una debolezza se maneggiato incautamente da utenti non troppo smaliziati o imprudenti.
Nel rapporto Motive non si fanno sconti neppure ai cari vecchi PC, comunque: in percentuale sono molti di più i sistemi infetti, il 13,6 per cento. Visto il maturare delle attività economiche legate alle piattaforme digitali (soprattutto in chiave mobile), Motive mette tutti sull'avviso: al crescere del successo di Apple Pay e Google Wallet dovrebbe corrispondere una crescita dell'attenzione per la sicurezza, per evitare spiacevoli conseguenze anche a breve termine.
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