Samsung e Qualcomm sarebbe in procinto di siglare un accordo per al produzione del Chip del futuro. Insieme unite nella forza dell'esperienza e della professionalità, cercheranno di occuparsi della dell'intera produzione di System On Chip partendo dallo Snapdragon 820, candidato per il prossimo Galaxy Note 5.
Samsung, grande produttore di dispositivi elettronici, si occupa anche di produrre semiconduttori, System On Chip e memorie, e li produce non soltanto per se stessa ma anche per grandi marchi di dispositivi, suoi diretti concorrenti, come Apple. Con la diffusione dei processori Exynos, Samsung, ha attirato l'attenzione di Qualcomm che cercherebbe di accordarsi per una collaborazione in questo settore.
Alcune fonti, ben informate sui fatti, dicono che il colosso statunitense specializzato nella produzione di chip, lo stesso che quest'anno ha perso un importante cliente, il Galaxy S6, sarebbe pronto già dai prossimi mesi ad abbandonare lo storico partner TSMC, per approdare alle fonderie di Samsung che, rispetto alla prima, è in grado di progettare chip con il più recente ed avanzo processo produttivo a 14 nanometri. La stessa tecnologia che caratterizza il processore introdotto nel Galaxy S6 e che ha convinto i numeri uno di Samsung ad abbandonare lo Snapdragon 810, ancora fermo ai 20 nanometri oltre che poco affidabile.
Se sarà confermata questa collaborazione, aprirà a nuovi scenari per entrambi i produttori che si divideranno l'intera produzione di System On Chip per dispositivi mobili aumentando i propri margini di profitto con un'unità che, a partire dallo Snapdragon 820, il chip che a questo punto si configura come il candidato perfetto per il prossimo Galaxy Note 5, si presenteranno agli occhi degli esperti ai lavori e degli utenti finali come performanti, versatili, ottimizzate con una gestione meticolosa delle risorse, e affidabili. Peculiarità che su un top di gamma di oggi, e di domani, sono necessarie.
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