Si è conclusa da poche ore Facebook F8, la conferenza dedicata quasi esclusivamente agli sviluppatori del social network di Mark Zuckerberg, durante la quale un responsabile di Oculus ha messo in pratica l'esperienza virtuale del dispositivo.
L'intento è quello di "trasportare"virtualmente chiunque indossi gli occhiali Oculus in qualunque luogo del mondo, muovendosi con un avatar in uno spazio creato artificialmente, provando la sensazione di trasposizione virtuale della propria figura in carne ed ossa.
Mike Schroepfer e Michael Booth (ingegniere di Facebook) il primo sul palco dell'evento F8 a San Francisco, il secondo dal uartier generale di Facebook a Menlo Park, si sono collegati in un ambiente virtuale. Il test, generato utilizzando Unity, ha generato gli avatar usati da Schroepfer e Booth, usando strumenti di disegno attualmente considerati sperimentali ed impiegati solo all'interno di Facebook.
Comunque gli sviluppatori stanno lavorando ad uno strumento chiamato Occipital Structure Sensor, che attraverso la scansione del proprio volto è in grado di generarne una rappresentazione 3D del volto. Tale modello potrà poi essere usato per muoversi nel mondo virtuale con un proprio avatar.
Sempre utilizzando il visore Oculus, società che Facebook ha acquisito due anni fa per la somma di 2 miliardi di dollari, gli utenti potranno ad esempio "scattarsi un selfie virtuale" davanti al Colosseo, al Big Ben o alla Tour Eiffel.
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